In questi giorni è scoppiato il caso Dazn, che pareva intenzionata a bloccare la possibilità allo stesso abbonamento di consentire a due utenti di essere in luoghi diversi. La notizia, oltre ad avere una grande eco mediatica, ha portato alla ribalta il problema della condivisione dei contenuti. Ma in realtà si può ottenere lecitamente un abbonamento condiviso grazie a un servizio come quello di Together Price.
Toghether Price, il sito di condivisione di contenuti in streming
Alla fine la tv via web sportiva a pagamento per ora non ha dato seguito alla questione, specificando però una clausola già presente nell’abbonamento. Ossia che gli utenti del servizio devono anche essere dello stesso nucleo famigliare. Ci sono però alcuni servizi via web che permettono di essere condivisi. E c’è anche un sito, appunto quello di Together Price, che mette in contatto gli abbonati desiderosi di condividere e chi è interessato ad abbonarsi a prezzi ridotti.
La pratica, ha puntualizzato la startup creata in Italia con ambizioni di aprire presto anche all’estero in Spagna e negli Usa, non è vietata. Anzi. Sarebbe ben accetta dai siti Ott che lo permettono. Il motivo? Favorirebbe la fidelizzazione degli utenti. Che, con un piccolo esborso, potrebbero fruire di più servizi.
Tra quelli maggiormente condivisi sul sito c’è Sky Now cinema, Netflix nella versione Premium ma anche Office 365. E il risultato è quello di spendere 3 o 4 euro al mese al posto di 15 o 20. Niente da fare invece per uno di quelli più richiesti come Spotify. Che permette di condividere l’abbonamento ma soltanto con i propri familiari e come prova bisogna indicare l’indirizzo di residenza.
Il business da miliardi di dollari
Ma dove guadagna Together price? Ebbene prende una percentuale sul pagamento di chi condivide che riceverà dunque un pò meno di quanto pagato. In compenso il meccanismo è molto semplice e il pagamento a fine mese è comunque assicurato perchè prelevato dalla carta di credito direttamente dal sito.
Negli Usa la pratica è molto diffusa visto che ci sono moltissimi servizi a pagamento in rete. Una ricerca parla di un mercato che nel 2020 ha generato ben 22 miliardi di dollari di ricavi sul mercato americano. E la condivisione potrebbe anche essere un modo per aumentare il giro di affari. Tanto che Hbo, un gigante Usa della tv a pagamento, sta pensando di dare agli utenti la possibilità di fare appunto un abbonamento condiviso.
0 commenti