Dopo il lancio alla WWDC di giugno come il dispositivo che avrebbe avuto lo stesso impatto dell’iPhone sul mercato, Apple Vision Pro per ora non scalda gli sviluppatori. I primi riscontri infatti sono tiepidi per il prodotto che punta sulla realtà mista, che forse per ora è stato considerato troppo futuristico. Ci sono insomma alcuni dubbi sul suo utilizzo a breve, vediamo quali.
Perché Apple Vision Pro per ora non piace agli sviluppatori
Il mondo degli svillupatori Apple, si sa, è iPhonecentrico. Come già sottolineato in passato, ci sono dati che confermano il fatto che gli App Store, per i prodotti che non siano gli smartphone della Mela, vengono sotto utilizzati dai consumatori. I numeri in Europa dono evidenti: a fronte di circa 130 milioni di utenti del negozio di applicazioni per iPhone, l’equivalente per Apple Watch e Apple Tv ne registra circa 1 milione. Una differenza abissale che ovviamente condiziona anche il lavoro degli sviluppatori.
Lo stesso sembra accadere per Apple Vision Pro, il visore presentato da Tim Cook ma che in realtà nessuno ha ancora visto bene in azione. Se non in una demo molto basica. Il successo, se sarà tale, di questo prodotto si deciderà insomma probabilmente nel 2024, mentre l’attesa degli appassionati è per la presentazione di iPhone 15, che dovrebbe essere mercoledì 13 settembre.
I motivi di un interesse per ora tiepido per il visore Apple
Ma perché Vision Pro non ha acceso l’interesse degli sviluppatori? Gli analisti vedono queste criticità:
- il prezzo del dispositivo è troppo alto: costerà 3.499 dollari ( e c’è pure una Caviar edition in oro 18 carati a 39.900…)
- di conseguenza anche il prezzo delle app rischia di essere esagerato: si calcola un rapporto di 1 a 20. Ovvero per ogni applicazione che su iPhone costa 1 dollaro, per il visore Apple ne costerà 20.
Insomma, tutto esagerato. Anche se, secondo alcuni rumors, a Cupertino si sta già lavorando per una versione più economica di Apple Vision senza il Pro.
La prova nei primi laboratori
Settimana scorsa per il suo Vision Pro Apple ha lanciato dei laboratori per sviluppatori. Che hanno consentito ai produttori di software di essere accolti negli uffici di Cupertino per provare il loro codice dal vivo e non su un simulatore. Secondo alcuni dei presenti le stanze erano mezze vuote e la maggior parte della persone presenti erano in realtà in gran parte da ingegneri Apple che assistevano nella risoluzione dei problemi del codice.
In più i visori di Apple utilizzati nella prova semba fossero gli stessi utilizzati alla WWDC di giugno e il software non sembrava includere nulla che non fosse già stato mostrato. Tutto questo è trapelato nonostante Apple abbia chiesto la massima segretezza ai partecipanti. Insomma il nuovo che avanza sembra farlo molto lentamente, mentre riguardo a iPhone 15 le ultimi antipazioni sul web parlano di aumento dei prezzi fino a 200 dollari rispetto alla versione 14.
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