Rendimento Etico: la piattaforma per far ripartire l’immobiliare (e le persone)

da | 21 Apr 2020

Si chiama Rendimento Etico. E di questi tempi capirete che sono due parole che destano attenzione.

Se poi ci aggiungiamo che stiamo parlando di un crowdfunding nel campo immobiliare, è chiaro che la notizia – di questi tempi – è rivolta a come ripartire dopo la crisi. Permettendo di uscirne in maniera positiva. Le parole chiave di Rendimento Etico sono infatti guadagnare con le case, migliorare la vita di chi è in difficoltà, mettere le persone al centro di tutto, trasparenza, privacy.

E non si tratta di slogan, ma di un vero e proprio manifesto che il titolare della piattaforma, Andrea Gilardoni, ha messo a chiare lettere sul sito. E che guida il network di operatori che è sotto la sua guida. Lo abbiamo intervistato per capire di cosa si tratta.

Andrea Gilardoni, titolare di Rendimento Etico

Rendimento Etico, l’immobiliare tech

Intervista ad Andrea Gilardoni

Come opera Rendimento Etico?“La premessa è che noi operiamo da 15 anni nel settore immobiliare provenienti dalle aste. In pratica interveniamo prima che arrivi l’incanto azzerando il debito, comprando la casa o gestendo il credito. Un modo per aiutare le persone in difficoltà”.Quali sono i vostri clienti?“Innanzitutto per operare utilizziamo diverse società partner, così come abbiamo collegamenti diretti con le banche. Spesso però sono le persone appunto che ci cercano e vengono a parlare con noi”.Come avete gestito l’emergenza?“Ovviamente anche il nostro settore ha avuto uno stop. Niente rogiti, niente aste, niente contatti diretti con le persone. Eppure siamo riusciti a lavorare lo stesso”.Come?“Le posizioni che avevamo aperto e si erano fermate per l’emergenza, stanno avendo una nuova vita. Ad esempio le banche che magari non avevano accettato la nostra offerta ci stanno richiamando. E in questo periodo siamo riusciti perfino a vendere due appartamenti”.Avete lavorato per la ripartenza, dunque.“Abbiamo creduto comunque che il mercato ricomincerà a funzionare. Esistono i dati dell’economia globale e conosciamo quanto siano drammatici. Ma il nostro campo ci permette di comprare immobili a prezzi talmente bassi che anche un calo dei prezzi di un paio di mesi fa ci favorisce comunque. Ovvio, e lo dico chiaro: non siamo certo contenti di quello che è successo. Ma almeno possiamo aiutare le parti più deboli, le persone che soffrono”.C’è insomma richiesta.“Più che mai. La cosa che abbiamo notato, visto che abbiamo decine di immobili in vendita, che molte persone vengono sul nostro sito e sono interessate anche se non possono vedere la casa. E la piattaforma di crowdfunding su Rendimento Etico ha raccolto per un progetto 215mila euro come se non ci fosse ancora il lockdown, in 5 minuti”.Com’è possibile?“Gli operatori non vedono l’ora di tornare al lavoro. E quelli che hanno la messa casa all’asta hanno avuto per fortuna più tempo per capire cosa fare. Così molti ci hanno trovato sul web e ci contattano”.Come funziona crowdfunding?“Si può investire da 500 euro in su. I vantaggi sono diversi. Innanzitutto è un investimento consapevole, che si capisce già con la presentazione che noi facciamo per far capire il perché di un affare. Faccio l’esempio della raccolta di cui sopra: abbiamo acquistato un ufficio a Milano per 215mila euro, lo trasformeremo in due appartamenti. Facilmente il ricavo sarà di oltre 500mila euro. C’è un bel margine”.Mica male.“Infatti. Secondo vantaggio: si sostiene gli operatori immobiliari e si dà una leva in più agli imprenditori. Terzo: si aiuta una famiglia ad azzerare il debito e in più di partecipa a in fondo di beneficenza che abbiamo creato. Stiamo cercando di capire chi potremo aiutare per rialzarsi da questo disastro”.Come operate con gli investitori?“Non si tratta di un

equity crowdfunding, nel quale si diventa soci e ci sono dei termini e dei limiti per uscirne e monetizzare. Questo è un landing crowdfunding: praticamente è paragonabile a un prestito per fare qualcosa con rendimento tassato a monte, noi in più facciamo da sostituto d’imposta. Nel caso che abbiamo citato è il 10,8% lordo che diventa 8% netto che viene restituito insieme al capitale dopo alcuni mesi stabiliti all’inizio in piattaforma. Solo in questo caso, visto il periodo, abbiamo aggiunto due mesi in più per la restituzione”.

E i rischi?
“Prima di tutto: la concezione di questo investimento è una tantum. Si entra e si esce con capitale e interessi. Attira molto, tanto che alla fine più del 90% delle persone che arrivano su Rendimento Etico poi reinveste. Rischio? Ovviamente c’è, come in tutti gli investimenti. Ma posso dire che è molto calcolato”.

In che senso?
“Noi compriamo sempre oculatamente. Poi al prestatore garantiamo l’interesse stabilito anche se non facciamo guadagni e non riduciamo mai l’utile: quello che è scritto all’inizio è quello che riceve, anche se il nostro margine si riduce. Se poi il margine dovesse essere per caso uguale all’interesse, abbiamo un fondo di garanzia per ripagare gli investitori. Solo sotto la cifra pattuita entra in campo il rischio: la piattaforma fa da intermediario d’altronde. Ma i dati parlano per noi”.

Insomma: siete pronti per il nuovo mercato.
“Dopo questo periodo le banche verranno prese d’assalto per mutui e prestiti che richiederanno tempi lunghi per le pratiche. Il crowdfunding invece toglie le barriere tra imprenditore e prestatore, ovviamente con il nostro controllo. E i nostri 5 minuti per raccogliere la cifra che serve far la differenza: in 3 ore i soldi sono disponibili. E l’economia può ripartire davvero”.

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